07 novembre 2005

Calendario del Volpino (speciale)
...non vi ho ancora salutato, scusate, ciao! Tutto bene? Iniziato bene la vostra settimana?
La mia no! E' un po' un periodo che va cosi'... ma andiamo avanti, parliamo d'altro.
Se la scorsa settimana era ricca ricca di dati macroeconomici che mi interessavano (ricordo che il calendario e' assolutamente soggettivo) questa ne ha solo uno, unico e per me assolutamente importante: IL DEFICIT. L'appuntamento e' fissato per giovedi' 10.
Lo dico con un sicurezza per migliaia di motivi, tutti riconducibili ad un unico elemento: il DOLLARO.
Ho iniziato la scommessa sull'era del DOLLARO DEBOLE nell'autunno del 2002 (proprio l'autunno delle ABB ;-))) non con un target, ma con un'idea in testa, che l'epoca entrante poteva essere quella in cui il DOLLARO e gli USA avrebbero pagato l'imponenza del loro debito (inarrestabilmente crescente) e del loro vivere sopra le proprie possibilita'. Una cosa ho imparato nella vita, il vivere al di sopra delle proprie possibilita' prima o poi si paga, e' la mia idea, e non e' detto che questa dalla vita reale si possa concretizzare in quella economica.
Tra la fine del 2002 e l'inizio del 2003 l'Euro/$ consolida e rompe il livello della parita'. In quell'anno (tra quelli che mi conoscono, qualcuno lo ricordera') mi ero fissato per fine anno il target di 1,25. Magia! La foto scattata dal cambio a fine 2003 era proprio su quel livello. Bene per l'ego, male per alcune operazioni che avevo sbagliato. Passiamo al 2004, l'Euro arriva fino a 1,29, ricordate l'articolo "10 figure posson bastare"? Ed infatti cosi' ando', il DOLLARO recupero' fino a 1,19 e oltre, raggiungendo 1,1750 per poi ripartire verso i massimi fino a 1,36 per fine 2004. Spesso faccio il contrarian, e questo non vuole assolutamente significare "aver ragione". Pero' nella mia testa non era il momento per l'Euro di andare sopra 1,4. Ricordate i target della scorsa fine d'anno? 1,4 - 1,5 - 1,6 c'e' chi in preda alla massima irrazionalita' o strumentalizzazione diceva 2! Io invece cominciavo a comprare Dollari, e qui l'ho dichiarato avendo come target 1,25 e come ciliegina 1,22/1,2. Questo per 2 semplici motivi: Bush aveva approvato per l'anno 2005 una legge sul rimpatrio dei capitali da parte delle aziende a tassi agevolati, insomma una specie di scudo fiscale, una legge che ormai sta arrivando a scadenza. Il secondo motivo, che e' uno delle principali bussole per il cambio, era il differenziale dei tassi, i tassi FED hanno ormai raddoppiato quelli della BCE ed infatti il DOLLARO ha effettuato un poderoso recupero sulla valuta europea.
Ora l'EURO/$ e' sceso sotto quella soglia "ciliegina" di 1,2. Siamo a quota 1,18, si parla di prossimo arrivo a 1,15/16, con successivo obbiettivo verso 1,07, per arrivare infine al traguardo della parita'.
Sono stato spesso criticato sulla descrizione della mia operativita' sul valutario. Le critiche in questa casa sono sempre benvenute, ancor meglio se sono costruttive. Pero' io credo di essere sempre stato molto chiaro sulle mie idee. Ho sempre specificato quando si trattava di un'operazione di trading e quando si trattava di un'idea di lungo.
Anche perche' l'idea di lungo, e ancora oggi la ribadisco, e' solo e soltanto una: DOLLARO DEBOLE.
Ormai mi sto giocando la mia giovinezza in questa operazione, non mi arrendero' certo ora, ne' rinuncio al lavoro fatto fino ad oggi, tutti gli studi e le ipotesi preparate. Non faccio questo per testardaggine o imposizione mentale, ne' assolutamente lo faccio per non ammettere un errore, lo faccio solo perche' a quanto vedo io nulla e' cambiato.
Sono partito con l'idea del DOLLARO DEBOLE per due motivi che vedete sopra descritti, e ad oggi nessuno dei due motivi e' venuto meno, anzi oggi si sono accentuati.
Le famiglie USA sono ormai a risparmio zero, anzi sottozero, cioe' spendono piu' di quanto guadagnano, una cosa insostenibile sul lungo termine, ancor di piu' quando ci si trova in una fase di tassi crescenti. Secondo, il DEFICIT USA e' ormai lievitato e non da segni di inversione strutturali.
Certo, vi ho sempre detto che le variabili seguite dai cambisti sono 3, le voglio ripetere: 1) differenziale dei tassi; 2) differenziale di crescita economica; 3) il Deficit.
Pero' dobbiamo tenere presente che un aumento dei tassi, non ha solamente il significato di maggiore rendimento, ma un aumento dei tassi in un'economia fortemente indebitata ha un lato molto preoccupante, sia per le famiglie che vedranno lievitare il peso dei mutui (bolla immobiliare) sia per lo stato che avra' un servizio del debito crescente.
Non voglio assolutamente essere catastrofico, ne' strumentalizzare il pensiero, espongo chiaramente e forse in modo troppo prolisso le mie idee.
Greenspan oltre ad essere un Mago si e' dimostrato grande equilibrista, oggi quel filo dove cammina sta diventando sempre piu' sottile, ma non e' detto che da quel filo sia obbligatorio cadere. Per rispetto verso il Mago, non credo nemmeno che verra' fatto nessuno sgarbo prima della sua abdicazione, ma sara' il suo successore altrettanto abile nel camminare su quel filo?
Oggi i cambisti guardano esclusivamente al differenziale dei tassi, ma si sa i cambisti sono come le donne, cambiano spesso abito, e presto potrebbero rifocalizzarsi sul debito. Io credo che quel momento non e' poi cosi' lontano. La sala cambi e' una delle piu' calde e sicuramente la piu' difficile, la partita e' aperta.

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